Il borgo di Chianni fu conteso dall’epoca longobarda in avanti (600 d.c.), per la posizione strategica di dominio sulle valli circostanti, ma è nel medioevo che raggiunse il suo massimo splendore, con l’erezione di un Castello, posto a confine tra la Repubblica di Pisa e il Vescovato di Volterra.
Pisa e Volterra si contesero il dominio sul castello, fino al 1406, quando in seguito ad una battaglia, si sottomise formalmente al dominio della Firenze dei Medici.
Incluso nel sistema feudale della Repubblica Fiorentina, che impose un diverso assetto territoriale alle colline pisane, Chianni venne assegnato, col titolo di Marchesato, alla famiglia Riccardi di Firenze, da cui fu tenuto fino al 1738.
La permanenza del sistema feudale, si riscontra nella compatta struttura edilizia, solcata da strette vie, su cui si affacciano edifici di tre o quattro piani, con fronte stretto sulla strada e con tracce di più antiche costruzioni, spesso del tipo a torre.
JULY | Sunday 21st 11:30 am | S. Mass at the Chiesa della Madonna |
AUGUST | Thursday 1st 18:00 pm | S. Mass at the cemetery |
Wednesday 7th 11:30 am | S.Mass Church di San Donato Patron of the Parish of Chianni | |
Thursday 8th 18:00 pm | S. Mass in the Mercatale Church | |
Thursday 15th 11:30 am | S. Mass dell’Assunta The Church of the Madonna | |
Thursday 22nd 17:30 pm | Eucharistic adoration And S. Mass Church S.Donato | |
SEPTEMBER | Thursday 5th 18:00 pm | S. Mass at the cemetery |
Sunday 8th 11:30 am | Nativity of Blessed Virgin Celebration of the S. Mass at the Church of the Madonna | |
Thursday 12th 17:30 pm | Eucharistic adoration And S. Mass Church S.Donato | |
Saturday 28th 15:30 pm | Marriage. maintained mass of Saturday | |
La più antica e conosciuta è sicuramente la Chiesa di San Donato, il cui campanile svetta nel punto più alto del paese e sembra “dialogare”, con le altre piccole pievi di campagna a rintocchi di campane.
Giovanni Mariti, scienziato, antiquario, studioso e storico del XVIII secolo, con la sua opera “Odeporico” (itinerario per le colline pisane), si inserisce nella tradizione settecentesca degli scrittori viaggiatori, secondo lo spirito illuminista, per il quale, l’uomo di cultura si sofferma sulla realtà concreta della società in cui vive, la natura e il lavoro dell’uomo.
L’8 agosto del 1788 il Mariti visitò Chianni e il suo castello, ricostruendo, grazie al pievano dell’epoca, le tracce storiche che portarono alla sua costruzione.La menzione più antica della chiesa di San Donato risale all’8 maggio 1275, quando viene citata in un documento del vescovo di Volterra.Anticamente la Chiesa della comunità di Chianni (Castrum Clani, il suo nome originario), era un’antica pieve situata in campagna, fuori dalle mura castellane, perché doveva servire alle popolazioni delle campagne. Probabilmente la pieve finì per essere diroccata e saccheggiata, fino ad andare completamente distrutta, e il titolo di Pieve fu trasferito alla chiesa del più importante Castello dell’antico piviere.La chiesa è situata nel punto più alto del paese ed è posta sopra un alto basamento roccioso, tanto che per raggiungerla è necessario salire diversi scalini.L’edificio fu completamente ricostruito nel 1812, ricavando l’abside in una torre del castello ed ampliando la chiesa preesistente.
L’interno è ad unica navata con quattro cappelle. Al centro dell’abside si erge il maestoso altare maggiore, risalente alla fine del Seicento, realizzato in pregiati marmi di Carrarapolicromi e giunto nel 1812 dalla distrutta collegiata di San Pietro (Massa). Ai lati, due statue dei santi Pietro e Paolo della prima metà del XVIII secolo.
Dove originariamente era il battistero, venne aperta una porta, attraverso la quale era possibile accedere al vecchio camposanto. La torre campanaria è quella che osservò anche il Mariti “quadrata, coll’oriolo pubblico che batte le ore” addossata al lato orientale della chiesa. L’orologio è stato posizionato sul campanile fino agli anni ’40 poi dismesso.Le stupende antiche campane, ancora oggi scandiscono i rintocchi delle ore e i momenti salienti della giornata: la scampanata di mezzogiorno serviva a segnare la metà del giorno, “l’or di notte”, al crepuscolo, segnava la fine della giornata lavorativa e richiamava i contadini dalle campagne.Il catino absidale è affrescato da Antonio Gaioni, (1964) Cristo tra i santi Donato, Maura, Francesco, Caterina, Lino, Domenico. I chierichetti nell’affresco, portano i volti dei bambini di Chianni che realmente a quel tempo servivano messa.
In una cappella, alla sinistra dell’altare, si trova la Sacra famiglia di Giovanni Battista Tempesti, esponente di spicco dell’arte barocca e rococò.
Nella cappella alla destra dell’altare, è possibile invece ammirare la Madonna del Rosario, attribuita a Aurelio Lomi.
In contraffacciata, la cantoria con al centro Sant’Antonio in adorazione di Gesù Bambino, attribuito a Ventura Salimbeni.
Nel 1991 le pareti sono state ulteriormente arricchite da affreschi ad opera del pittore Enrico Fornaini.
Da non perdere, la chiesa sotterranea della Compagnia della SS. Annunziata. Istituita dagli abitanti, ha come sede una cripta situata sotto la chiesa di S. Donato.
L’edificio, completamente interrato, probabilmente fu costruito durante i lavori di ampliamento della parrocchiale, nei primi anni del XVIII secolo
La sua importanza si deve alle decorazioni musive che ricoprono sia l’ampia volta a botte della copertura, sia le pareti laterali. Si tratta di un ciclo di affreschi eseguito dal pisano Giovanni Battista Tempesti nel 1739. Nella volta sono raffigurati l’Eterno, la Natività di Cristo e l’Assunzione della Vergine. Agli angoli dell’episodio centrale spiccano le figure, dipinte a monocromo, dei quattro profeti, Isaia, Abacuc, David, Michaea.
Sull’altare, risalente al 1750, le statue dell’Angelo annunciante e della Madonna annunciata, in gesso dipinto a smalto.
La chiesa viene tutt’ora utilizzata per le attività della parrocchia e per le rappresentazioni teatrali.
E’ un vero gioiello la chiesetta dedicata a S Maria del Carmelo, situata in una stupenda pineta e raggiungibile con una breve passeggiata dal borgo di Rivalto. Il suo sagrato ospita da sempre scampagnate primaverili e gite fuori porta. L’interno è visitabile solo in rare occasioni, ma vale la visita il punto panoramico di straordinaria bellezza.
Da qui si può ammirare un fantastico panorama.
Situata appena fuori dal paese, già nel XIII secolo qui sorgeva una chiesa dedicata a Santa Maria. Nel corso del XVII secolo l’edificio ricevette il titolo di Santa Maria del Carmine ed intorno fu costruito un loggiato che è stato completamente incorporato nel 1929 ampliando l’edificio.
Attualmente la chiesa viene aperta al pubblico solo in occasione di particolari ricorrenze religiose, tra cui la domenica successiva al 16 luglio, in cui si commemora la Madonna del Carmine, il 15 agosto e l’8 settembre.
Suggestivi i concerti che si tengono occasionalmente in questa chiesa di campagna, ad opera della Corale di S. Donato di Chianni.
La chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano si trova a Rivalto, una frazione del comune di Chianni.
La chiesa mostra chiaramente i segni di numerosi rifacimenti avvenuti nel corso dei secoli. La facciata conserva lo stemma della nobile famiglia fiorentina Mazzinghi.
In origine era ad unica navata; nel corso del XVII secolo fu aggiunta una navatella laterale, inglobando un chiostro, per ampliare l’edificio. L’interno oggi si presenta spoglio di gran parte dell’arredo originario, di cui rimangono due dipinti raffiguranti i Santi Fabiano e Sebastiano e la Madonna addolorata, del XVII secolo ed una pala d’altare in terracotta dipinta.
A destra dell’edificio sorge il bel campanile in laterizi, che conserva ancora la bifora originale.
Altra chiesa seicentesca, situata nel piccolo borgo di Rivalto.
L’edificio è ad unica navata e all’interno mantiene ancora l’aspetto sei-settecentesco, con l’altare in muratura e parte delle decorazioni musive nelle fasce alte delle pareti.
Sull’altare campeggia un bel dipinto, con Maria addolorata e san Giovanni, del XVII secolo, che ingloba una teca in cui si conservava un venerato crocifisso, che venne però trafugato.
In controfacciata sorge la cantoria in legno.